La vendita globale

Ci è stato segnalato da una nostra amica un invito a boicottare le vendite on line dal giorno 31 gennaio come protesta per la libertà. Approfondendo l’argomento abbiamo deciso di non condividere questa notizia nella nostra rassegna che prosegue, come già ricordato, su telegram (è possibile aprire il link anche senza essere iscritti e sul vostro pc).

Vi invitiamo ad ascoltare l’intervento di Rinaldi che troviamo sia molto interessante. Ci sono molte attività che a causa della pandemia hanno trovato un vero ristoro nell’apertura di un canale on line. Non parliamo della scelta di vendere su Amazon o similari che speculano ampiamente riducendo drasticamente i profitti per chi fornisce prodotti di qualità, a vantaggio del prodotto cinese, meno durevole ma dai prezzi ridicoli. Parliamo di chi ha aperto un sito, un blog e si è proposto alla clientela per superare la concorrenza sleale dei Big Shop che intendono distruggere la variabilità dei piccoli shop territoriali.

Chi segue la nostra rassegna conosce il gran Reset che si intende compiere attraverso delle politiche aggressive verso il capitale umano. Si era parlato molto in passato di questo argomento, ora con lo smart working (SW) dovrebbe essere chiaro cosa conta questo capitale in termini di economia globale.

Per queste ragioni crediamo che sia sempre più importante direzionare gli acquisti verso attività italiane o territoriali per sostenere i nostri shop, il nostro territorio che sia fisico oppure on line, anche se questo comporta dei costi in più perchè solo in questo modo difenderemo e garantiremo a noi stessi la libertà economica, un aspetto che pochi valutano ma che molto presto diventerà la ragione fondamentale della nostra sopravvivenza economica.

E.G.

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Quando a muoverti è la paura

Agire per paura non è mai produttivo di benessere tuo o degli altri. La paura puoi analizzarla sotto tanti punti di vista ma l’aspetto fondamentale è che riguarda qualcosa che per te è importante. Riflettere su questo aiuta a capire come mai siamo più terrorizzati di perdere la capacità di leggere gli aggiornamenti di facebook, piuttosto che la nostra libertà. Forse è questo il motivo per cui nessuno si accorge che giorno per giorno, ci stanno rosicchiando un pezzettino di libertà.

Non parlo di te che stai leggendo ma di tutti quelli che non leggono ovviamente. Ricordo che mio padre diceva che gli uomini più potenti del mondo sono tre: il Papa, il Re e chi non ha niente.

Considerato che il Re non è più visibile, diventare Papa non sempre è possibile, abbiamo un’unica soluzione per ritornare una potente umanità. Ma per non avere niente, non bisogna avere paura di non avere niente: è questo il nostro limite?

“L’ora è confusa e noi come perduti la viviamo” (Pasolini)

Giuseppina Bruno

Lo smacchiatore

„Non credere all’opinione pubblica. L’opinione pubblica è una menzogna continua, i giornali un pasticcio, la moda una cosa tremenda.“ (C. Carretto)

In questi giorni stiamo assistendo a una parodia di quello che siamo diventati: fragili esseri non capenti più che non pensanti. Perchè in fondo pensiamo tutti troppo, immensamente. Il problema è capire il pensiero che abbiamo, spesso non nostro, che ci hanno inserito nella testa a furia di ripeterlo, ripeterlo, ripeterlo…

Guardando i vari politici parlare, mi è venuto in mente lo “smacchiatore” che la donna gatta nel film il Cavaliere Oscuro- il ritorno, cercava di rubare per cancellare il suo passato. A volte la realtà supera la fantasia dei film hollywoodiani così immagino che l’abbiano effettivamente messo in commercio. Diversamente non mi spiegherei come facciano a ritornare con tanta nonchalance individui che hanno già dato il loro meglio per distruggere il nostro Paese.

Lo smacchiatore è la vera risposta a tutto, presto nelle migliori tabaccherie.

Giuseppina Bruno

Basta acqua tiepida

Spesso mi trovo a riflettere sulla libertà perchè mi sembra che non ce ne sia più tanta. Considerato che posso scrivere gratuitamente in uno spazio gratuito, non dovrei pensare questo, ma poi capitano delle cose, situazioni, fatti che mi fanno ricredere.

La libertà è di poter essere e fare quello che sentiamo (nei limiti di un’etica e di una moralità): una meta difficile da conquistare. Oggi viviamo un paradosso complesso che ci ha condizionato al punto da farci divenire prigionieri di noi stessi nel timore di esprimere il nostro pensiero reale per un quieto vivere fatto di sommosse interiori e di bisbigliate critiche accorate. Sviluppiamo quindi una modalità stand by di pensieri e di opinioni che alla fine diventano la nostra vera identità.

Ho sempre temuto i social perchè mi ricordano la folla di Erode che, a discapito delle previsioni, aveva salvato Barabba. Anche allora gli exit poll non erano precisi oppure anche allora erano manipolati? Finchè non troveremo la forza di uscire dall’acqua tiepida per accorgerci che era una insipida brodaglia, come potremmo assaporare i venti freschi e puliti del cambiamento?

“Il libero pensiero ce l’abbiamo. Adesso ci vorrebbe il pensiero.” (*)

Giuseppina Bruno

(*) Karl Kraus (giornalista, saggista austriaco 1874-1936)