A Buttigliera Alta presso la Struttura Polivalente, sabato 10 di giugno viene presentata un’iniziativa che cerca di “dare vita a una conversazione vivace” sul tema della lettura attraverso la voce di nove scrittori, che pubblicano con case editrici del territorio. La manifestazione, organizzata dal blog “Del furore di aver libri”, dall’Associazione Bolla e Fantasia, con la collaborazione del Comune si divide in due parti principali.
La mattina (dalle 10.00) verrà presentato un libro-laboratorio fatto dai bambini della Scuola dell’infanzia “Caduti in Guerra” , laboratori di teatro e di lettura su favole per bambini con la partecipazione della scrittrice Giuseppina Bruno e delle Fate e degli Elfi della Biblioteca Carlini. La musica dell’Associazione Crescendo della Scuola Suzuki di Buttigliera Alta accompagnerà questo momento.
Il pomeriggio (dalle 15.30) interverranno gli scrittori, raccontando i libri in cui si rispecchiano, le loro muse ispiratrici.
Sarà una giornata dove saranno dati molti input ai genitori, educatori, bambini, verso mondi nuovi, dove la fantasia e il colore aprono le prospettive creative del vivere, che come sappiamo, è la qualità più grande per ogni esistenza. Dall’altro canto ascoltare scrittori in questa epoca dove l’editoria deve ritrovare la sua missione possibile, può essere utile a tanti aspiranti lettori che sono anche scrittori.
C’è un fiorire di iniziative sui libri, sulla scrittura e sulla promozione di scrittori, che è determinato da un parziale abbandono della lettura della fascia di età che va dai 16 anni ai 55 anni, fascia in cui si concentra la popolazione degli scrittori. Alcuni riescono, altri servono per alimentare il sistema. Possiamo dire che questo sia un male? Sicuramente per gli aspiranti scrittori, si. Eppure sono queste aspirazioni che determinano una maggiore scelta per quel popolo di lettori e che sostengono il 2% del PIL legato all’editoria (settore in aumento), spesso, finanziato direttamente dagli aspiranti che comunque trarranno vantaggio dall’esperienza della scrittura che è sempre uno smarrimento piacevole o per usare le parole di uno dei più noti idilli leopardiani “..tra questa Immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare.”
Giuseppina Bruno