Italiano (più o meno vero)

La prova di italiano dell’esame di maturità è stata pensata per sondare il bagaglio culturale dei maturandi, la capacità linguistica, la conoscenza dei temi di attualità.

Quest’anno i ragazzi dovranno cimentarsi con Ungaretti e Sciascia per il tema di analisi del testo, mentre il tema tecnico-scientifico è “l’illusione della conoscenza”. Il tema di attualità è dedicato al problema della mafia, ricordando la morte del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa. Queste alcune tracce proposte stamattina per la generazione del millennium bug.

Questi maturandi saranno i prossimi scrittori, giornalisti, meccanici, medici, cuochi, giardinieri e quant’altro sceglieranno di fare più o meno consapevolmente. La capacità di esprimersi correttamente, scritta e parlata, sarà un vantaggio qualsiasi sarà il loro lavoro, la loro vita, le tante esperienze che gli auguriamo di fare.

La lingua ferisce più della spada, si racconta. Chissà se questi giovani un giorno saranno in grado di combattere guerre, rivoluzioni, lotte armate di parole, anzichè coltelli, fucili e bombe. Forse in un italiano peggiorato rispetto a quello vero, ma denso di quella crudele e opulente realtà priva di sogni, con cui sono stati costretti a crescere.

Giuseppina Bruno

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Ultimi giorni di scuola

Ultimi giorni di scuola per gli alunni della Val Sangone. Tempo di recite, spettacoli di fine anno, pizze, gelati e baci. Tutti tranne che per i maturandi che dovranno affrontare per la prima volta l’ennesima modifica dell’esame di maturità  votata dal Governo Gentiloni nel 2017.

L’Esame di maturità (o di Stato) è stato introdotto nel 1923 per la chiusura del secondo ciclo di scuola superiore. E’ interessante notare che dal 2001 i vari ministri hanno eseguito  ben 5 modifiche all’esame, tante quante sono state fatte in 78 anni.

Ricordo bene la “sera prima degli esami”, una notte memorabile per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di vivere questo momento. Perchè in fondo il diritto allo studio è anche un vantaggio che tuttavia troppo spesso resta inespresso.

Auguriamo a tutti i maturandi 2019 un buon crash test di questo nuovo esame di Stato, firmato dal ministro Valeria Fedeli, che ricorderemo sempre per aver mentito sul suo titolo di studio.

Giuseppina Bruno