1984 (George Orwell)

Un libro che può rivelarsi profetico soprattutto alla luce degli ultimi eventi mondiali.

È il 1984, il mondo è diviso in tre grandi Stati in cui regnano regimi totalitari perennemente in guerra tra loro: Oceania (Americhe, Gran Bretagna, Irlanda, Australia, Nuova Zelanda e la parte centromeridionale dell’Africa), Eurasia (Europa e Russia), Estasia (unione del sudest asiatico).

Il Grande Fratello è un partito unico che controlla tutto attraverso telecamere presenti ovunque che trasmettono la propaganda e riprendono le azioni dei cittadini. Attraverso i suoi ministeri, il partito controlla i suoi membri e converte i dissidenti, mentre per infliggere punizioni si serve di una terribile polizia politica, la psicopolizia.
L’unico modo di vivere permesso è quello secondo le regole del Grande Fratello.

Un libero avvincente che ti conquista pagina per pagina. Ascoltiamo il brano scelto da Giusy qui.

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Sul gretinismo

Stamattina tanti giovani hanno manifestato per denunciare lo stato dei fatti delle cose non fatte. Molte critiche, troppe polemiche.

Quando avevo 16 anni mangiavo pane e ideali, pensavo di cambiare il mondo, volevo cambiarlo, ero certa che l’avrei fatto. L’ideale dei ragazzi è qualcosa di cui non possiamo fare a meno, ci invita a fare dei passi indietro, ci porta a rivedere alcune priorità, ci fa tornare a respirare con un sorriso vero. Per questo non capisco le osservazioni cattive che vengono fatte verso questa ragazzina svedese che  ha trovato un sistema di marinare la scuola per un anno.

Quello che mi lascia dubbiosa è piuttosto la fortissima rilevanza che i mass-media hanno dato alla voce di una ragazzina che è troppo giovane per capire le conseguenze che avrà sulla sua vita questo evento, con genitori che non hanno protetto la sua formazione, forse perchè sono svedesi.

Quanti ragazzi sono come o meglio di Greta? C’è qualcosa che fa sospettare tanto gretinismo. Speriamo non sia letale.

Giuseppina Bruno

La fine di un sogno, l’inizio della pazzia

Ci sono momenti che restano nella memoria, racconteremo questo ai nostri figli.

Un tempo pensavamo che si potesse cambiare il mondo, che ci fosse una possibilità per ribaltare i poteri forti, l’establishment, che domina sovrana e invisibile. E’ stata una bella pensata non manifestarsi, perchè il popolo ha bisogno di “odiare” un volto, una persona o un personaggio. Come è stato l’odio per il Berlusca, ora quello in cui vogliono indurci per il Capitano. Sono visibili, caratterizzati da peculiarità che non puoi evitare di notare. Dal “bunga bunga” al rosario, un eccesso che fa riflettere. Dai in pasto al popolo una vittima e poi lancia il tuo esercito della salvezza (crea il problema e offri una soluzione, distruggendo chi ti intralcia). In passato questo piano ha sempre funzionato ma poi qualcosa è cambiato e oltre gli incubi, qualcuno ha iniziato a sognare. Quando sono nati i grillini molti hanno creduto più che sperato, un atto di fede che gli eretici hanno combattuto subito, prima ignorando poi corrompendo. Oggi, possiamo dire con certezza che quel sogno è finito e non sarà possibile risorgere perchè ci sono peccati che ti fanno crescere e ti danno esperienza e profondità, altri ti corrompono deturpando la tua essenza, la manifestazione di chi sei. La schizofrenia o il bipolarismo con cui si sono espressi in troppo poco tempo, dimostra che il governo non è affatto del popolo. Troppo caos, velocità, immediatezza fatta per confondere, mescolare, amalgamare ma se la ricetta non è buona il cibo è indigesto. Ci sono ancora sognatori? Non lo sappiamo, perchè immagino che chi stia sognando oggi pensa a difendere quel sogno tenendoselo per sé, non condividendolo per paura di vederselo portare via da abili voleur. 

Che fretta c’era? Mi viene in mente la canzone della Goggi che rispondeva “maledetta primavera”, poi, per pazzia, preferisco canticchiare “sarà quel che sarà”.

Quasimodo

 

Divagazioni temporali

Siamo nell’attesa di quello che è diventato il normale trend politico italiano. Una continua delusione che allontana sempre più le forze giovanili (non i giovani) dalla politica vissuta con impegno e passione, sempre più orientata verso un complottismo che è il vero padrone. Ieri ascoltavo la critica del giornalista Rampini che lamentava in italia una mancanza totale di fair play politico verso un dissenso troppo elevato. Questo non mi sembra che sia un comportamento solo della nostra classe politica e tuttavia è anche vero che il giornalismo in Italia (e nel mondo) è totalmente servile a una forma di manipolazione atta a creare il problema per fornire una soluzione.

E se fosse stata una buona messa in scena per riportarci sulla vecchia strada? Ho come il sospetto che tutti siano in accordo da questo punto di vista e chi grida “al lupo, al lupo” lo faccia solo per salvarsi la faccia perchè in fondo sembra che alcune scelte siano inevitabili perchè fortemente volute da quelli che oggi si nascondono dietro l’ establishment. Tuttavia l’aspetto più allarmante che oggi voglio descrivere, è la totale discontinuità in quel movimento che non ha mai voluto chiamarsi partito ma che da lo è a pieni voti, viste le ultime evoluzioni. Proprio su questo punto: forse non tutti sanno che nel 2017 il movimento cinque stelle ha subito un golpe bianco denunciato in questi giorni dall’attivista Shanti Di Lieto che ci racconta qualcosa che è stato totalmente ignorato dal giornalismo di potere. A dicembre 2017 è stato creato un nuovo soggetto politico “il blog delle stelle” che ha assunto lo stesso nome del Movimento 5 stelle pur essendo totalmente differente come valori e fondamentali. Questa notizia è confermata da atti che potrete trovare in rete (qui), in ogni caso ne abbiamo una copia del documento conservata nei nostri archivi. Ve ne consigliamo la lettura per comprendere come questo atto di forza e di prevaricazione, abbia portato alla cessione della sovranità di un movimento nato come Vox Populi. Tutto questo conferma un modo di agire che è sempre più contro le persone.

Quando è stata la prima volta che ce ne siamo accorti? Quando abbiamo sentito la prima volta la puzza di bruciato? Bene, quel momento è incredibilmente importante nella vita di ciascun individuo perchè determina una rottura, un blitz, un corto circuito che porta alla disconnessione con quella globale verità che viene raccontata accuratamente e ripetutamente ogni giorno. Siamo rimasti pochi a voler perseguire con una certa determinazione la ricerca e il racconto di una realtà che ogni tanto appare come un miraggio nel deserto. Faticoso ma gratificante. Ringrazio questo canale per avermi dato questa possibilità e spero di poter essere di aiuto alla rottura di scatole, al cambio di vedute, all’innesco del dubbio che porta al ragionamento, una modalità sempre meno utilizzata.

Quasimodo

Lo smacchiatore

„Non credere all’opinione pubblica. L’opinione pubblica è una menzogna continua, i giornali un pasticcio, la moda una cosa tremenda.“ (C. Carretto)

In questi giorni stiamo assistendo a una parodia di quello che siamo diventati: fragili esseri non capenti più che non pensanti. Perchè in fondo pensiamo tutti troppo, immensamente. Il problema è capire il pensiero che abbiamo, spesso non nostro, che ci hanno inserito nella testa a furia di ripeterlo, ripeterlo, ripeterlo…

Guardando i vari politici parlare, mi è venuto in mente lo “smacchiatore” che la donna gatta nel film il Cavaliere Oscuro- il ritorno, cercava di rubare per cancellare il suo passato. A volte la realtà supera la fantasia dei film hollywoodiani così immagino che l’abbiano effettivamente messo in commercio. Diversamente non mi spiegherei come facciano a ritornare con tanta nonchalance individui che hanno già dato il loro meglio per distruggere il nostro Paese.

Lo smacchiatore è la vera risposta a tutto, presto nelle migliori tabaccherie.

Giuseppina Bruno