Basta acqua tiepida

Spesso mi trovo a riflettere sulla libertà perchè mi sembra che non ce ne sia più tanta. Considerato che posso scrivere gratuitamente in uno spazio gratuito, non dovrei pensare questo, ma poi capitano delle cose, situazioni, fatti che mi fanno ricredere.

La libertà è di poter essere e fare quello che sentiamo (nei limiti di un’etica e di una moralità): una meta difficile da conquistare. Oggi viviamo un paradosso complesso che ci ha condizionato al punto da farci divenire prigionieri di noi stessi nel timore di esprimere il nostro pensiero reale per un quieto vivere fatto di sommosse interiori e di bisbigliate critiche accorate. Sviluppiamo quindi una modalità stand by di pensieri e di opinioni che alla fine diventano la nostra vera identità.

Ho sempre temuto i social perchè mi ricordano la folla di Erode che, a discapito delle previsioni, aveva salvato Barabba. Anche allora gli exit poll non erano precisi oppure anche allora erano manipolati? Finchè non troveremo la forza di uscire dall’acqua tiepida per accorgerci che era una insipida brodaglia, come potremmo assaporare i venti freschi e puliti del cambiamento?

“Il libero pensiero ce l’abbiamo. Adesso ci vorrebbe il pensiero.” (*)

Giuseppina Bruno

(*) Karl Kraus (giornalista, saggista austriaco 1874-1936)

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Polenta e salsiccia

L’altra sera, parlando con un mio caro amico, abbiamo considerato quanto sia difficile portare avanti la cultura con la collaborazione di amministrazioni sempre più votate alla “polenta e salsiccia” o al classico di tutti i tempi: “loda e imbroda”.

Purtroppo la distanza tra le persone e l’organizzazione sociale che non è più politica e non saprei come altro definirla, è diventata sempre più ampia. Forse per le numerose leggi e leggine che regolamentano tutto al punto che non esistono più regole. Forse per la scarsa disponibilità all’ascolto e alla falsa percezione che “sono tutti come te”, quindi pensi di sapere esattamente cosa vogliono (gli altri).

Vorrei poter fare della facile ironia scherzosa come fanno certi giullari di corte applauditi dalla corte stessa. In realtà invoco il mio quinto potere e mi appello al buon senso ancora presente, per ridestare animi sopiti seppur vivi di libertà, di espressione, di consistenza.

Sogno o son desto?

Come diceva mia nonna, “I sogni se sono belli puoi anche raccontarli. Diversamente, dimenticali”. Il problema vero è smettere di sognare.

Giuseppina Bruno

L’informazione che serve

Da qualche anno tante cose sono cambiate. Prima se volevi vedere un film appena uscito andavi al Cinema. Adesso lo guardi scaricato con i sottofondi di chi starnutisce e si soffia il naso. Praticamente come se fossi proprio là, ma in altra dimensione spazio-temporale. Questo è un comportamento illegale ma se lo fanno tutti potranno mica mettere in galera davvero tutti, tutti? 

Tante cose sono cambiate, non voglio citarle tutte ma la qualità, oggi, dove la troviamo in tutte quelle cose cambiate? Nell’indipendenza. Da cosa siamo indipendenti? Dai contesti, dalle abitudini, dal benessere, dal malessere…da cosa?

In questi giorni ho conosciuto una ricercatrice indipendente, Fiorella Belpoggi, che ha presentato una petizione con il fine di ottenere limiti cautelativi sull’uso della tecnologia 5G, soprattutto previa ricerca sugli effetti che hanno sulla salute e sull’ambiente.

Invito chi segue questo canale a leggerla, riflettere e decidere se sostenere o meno quest’azione (la trovi qui), ma sinceramente non capisco come chi si occupa di cercare la verità, la qualità, la giustizia, etc, è costretto a scegliere di uscire dal sistema e diventare un “indipendente” che, a questo punto, per non offendere i lettori attenti, non dobbiamo più specificare da cosa e da chi.

Giuseppina Bruno

Per approfondimenti vedi il servizio di Pandora TV